Correlazioni tra mancanza di denti e mal di schiena
Una dentatura completa, bene allineata e possibilmente con elementi dentali con smalto bianco e brillante rappresentano un importante elemento per l’estetica di tutto il volto.
La mancanza però anche di un solo elemento dentale intervenuta per diversi motivi, è in grado di compromettere oltre all’estetica molto più seriamente la funzione masticatoria.
Inoltre, si possono avere riflessi negativi anche sull’apparato articolare e muscolo-scheletrico corporeo. I problemi che ne conseguono vanno infatti ad incidere sulla nostra quotidianità causando disturbi e dolori locali o diffusi nell’ambito di tutta la postura corporea.
Mancanza dei denti e mal di schiena: conseguenze della perdita di un dente
Vediamo ora quali sono i meccanismi disfunzionali che intervengono a seguito della perdita di un elemento dentale.
Movimenti dentali successivi alla mancanza di un dente
– Nella stessa arcata: mediante le forze dei muscoli intraorali si crea un meccanismo spontaneo di avvicinamento tra il dente immediatamente precedente e quello immediatamente successivo all’area mancante nel tentativo di chiudere lo spazio.
– Nell’arcata opposta: il dente antagonista all’area mancante tende a fuoriuscire dalla sua posizione naturale cercando un contatto occlusale che però non potrà realizzarsi.
Tutti questi spostamenti dentali non sono prevedibili nei tempi, nelle modalità e nella loro entità.
Conseguenze a livello dentale
A seguito degli spostamenti dei denti si verranno a creare nuovi spazi fra di essi provocando:
– accumulo di placca batterica interdentale più difficile da rimuovere con le normali tecniche di igiene orale con aumentato rischio di carie e di infiammazione gengivale.
– maggiore intasamento alimentare – tecnicamente “food impaction” – nei nuovi spazi disponibili tra i denti con problemi di alitosi.
Conseguenze a livello occluso – posturale generale
I movimenti dentali descritti vanno poi ad agire in maniera negativa sulla normale chiusura dei denti: la nuova posizione dei singoli denti, infatti, disarticola la precedente distribuzione omogenea dei contatti tra le due arcate. Di conseguenza la mandibola sarà costretta a deviare la chiusura con l’arcata antagonista per trovare un nuovo equilibrio occlusale.
A seguito della deviazione della mandibola sia l’articolazione che tutta la muscolatura ad essa collegata in via discendente (faccia, collo, spalle etc.), lavoreranno, nella funzione, in modo asimmetrico creando tensioni anomale su tutto l’apparato scheletrico osteo-articolare e muscolare corporeo.
Potranno quindi di frequente insorgere:
– Dolori cervicali e di colonna in generale (mal di schiena etc.)
– Cefalee – Vertigini – Ronzii auricolari (acufeni) – Senso di ovattamento dell’orecchio
– Tensioni mandibolari al risveglio – Abitudini parafunzionali (serramento, bruxismo…) -Limitazione nei movimenti di apertura e chiusura della bocca e click articolari
– Dolenzie e tensioni muscolari facciali – Nevralgie
– Formicolii agli arti, alle mani etc. – Lombalgie – Dismetrie degli arti inferiori
– Disturbi dell’appoggio dei piedi
– Disturbi oculari – Disturbi del sonno – Apnee notturne
Mancanza dei denti e mal di schiena: soluzioni
– A livello locale dentale:
trattando primariamente le eventuali carie o infiammazioni gengivali presenti.
– A livello di arcate dentarie:
ripristinando la continuità degli elementi dentali residui con ortodonzia, anche invisibile e poi completando l’area della mancanza con impianto o protesi fissa/mobile.
– A livello posturale generale (e presenti i disturbi sopra descritti) :
sbloccando le tensioni facciali, mandibolari, muscolari e/o articolari nelle varie parti del corpo coinvolte mediante un Trattamento Gnatologico con un particolare Bite Ortotico Kinesiologico.